Il caffè, storia, coltivazione e consumo
L'origine storica del caffè
Le radici storiche del caffè affondano nel IX secolo, nelle foreste dell'Etiopia, dove prosperava la pianta di Coffea Arabica. Una leggenda narra che un pastore notò il comportamento insolito delle sue capre, particolarmente energiche dopo aver mangiato le bacche rosse di questa pianta. Mosso dalla curiosità, ne assaggiò i frutti, scoprendone il sapore intenso e amaro, ma piacevole. Così iniziò il consumo del caffè.
Grazie agli scambi commerciali, il caffè divenne popolare nell'antica Arabia, dove trovò un ruolo importante nella cultura islamica. Già nel XVI secolo, la bevanda era diffusa nel mondo arabo e, nella città yemenita di Mocha, nacquero le prime caffetterie pubbliche. Dal Yemen, il caffè si propagò in Turchia e Persia nel XVII secolo, raggiungendo Istanbul, dove le prime caffetterie aprirono nel 1554, consolidandosi come pilastro della cultura turca.
Anche l'Europa accolse rapidamente il caffè nel XVII secolo, rendendolo un simbolo di convivialità nelle città principali. Con il XVIII secolo, la coltivazione del caffè si estese alle colonie europee nei Caraibi, in Sud America e in Asia. Oggi, il caffè è tra le bevande più amate e rappresenta un'industria globale in continua espansione.
Storia del caffè in Italia
Il caffè arrivò in Italia durante il periodo delle Repubbliche Marinare, un momento storico segnato dalla rivalità per il controllo del Mediterraneo e dei commerci. Dopo la vittoria veneziana nella battaglia di Lepanto del 1571, i mercanti della Serenissima iniziarono a esplorare nuove opportunità commerciali, importando carichi di caffè dagli Ottomani.
L'introduzione ufficiale del caffè in Italia risale al 1615, con Venezia come punto di ingresso. Il Caffè Florian, fondato nel 1720 in Piazza San Marco, rappresenta una pietra miliare nella storia del caffè europeo, incarnando il fascino e la tradizione di questa bevanda.
Storia dell'espresso
L'espresso, simbolo del caffè italiano, nacque nel XIX secolo a Torino, grazie all'invenzione di Angelo Moriondo, che brevettò una macchina per caffè nel 1884. Luigi Bezzera, nel 1901, perfezionò questa macchina, rendendola più accessibile agli operatori del settore.
Contribuirono alla sua diffusione figure come Desiderio Pavoni e Pier Teresio Arduino, che resero le macchine da espresso un prodotto seriale, attento anche al design. La vera rivoluzione avvenne nel 1938 con Achille Gaggia, che introdusse un innovativo sistema a pistoni. Nel 1947, il sistema a leva potenziò l'estrazione del caffè, esaltandone gli aromi e dando vita all'inconfondibile crema che caratterizza l'espresso moderno. La produzione seriale delle macchine Gaggia sancì l'inizio di un'epoca.
Storia del cappuccino
Il cappuccino, amato in tutto il mondo, ha origini profondamente italiane. Il nome deriva dall'ordine dei frati cappuccini, fondato nel 1525, riconoscibili per il colore marrone-rossiccio delle loro tonache, simile alla tonalità della bevanda ottenuta mescolando espresso e latte. Questo legame cromatico divenne simbolo di una tradizione italiana che ha conquistato il mondo, soprattutto a colazione.
La diffusione del caffè
Il caffè, originario dell'Etiopia, si diffuse grazie ai colonizzatori europei tra il XVII e il XVIII secolo. I semi, facili da trasportare, furono piantati nelle colonie in America, Asia e Oceania. La coltivazione si ampliò con tecniche avanzate e ibridazioni, portando il caffè a essere oggi prodotto in oltre 70 paesi.
La produzione del caffè
La produzione del caffè segue un processo meticoloso:
- Semina: Le sementi vengono curate nei vivai fino a germinare.
- Trapianto: Le piantine sono trasferite nei campi.
- Cura: La pianta richiede irrigazione, potatura e protezione da parassiti.
- Fioritura: Piccoli fiori bianchi segnano il primo passo verso la fruttificazione.
- Fruttificazione: Le ciliegie mature contengono i chicchi di caffè.
- Raccolta: Effettuata a mano, richiede attenzione e tempo.
- Lavorazione: I chicchi vengono estratti, lavati e asciugati.
- Tostatura: Determina il sapore e l'aroma.
- Macinatura: Permette la preparazione per il consumo.
I diversi tipi di caffè sul mercato
Ogni varietà di caffè offre esperienze uniche:
- Arabica: Dolce e delicato, con note di caramello e frutta.
- Robusta: Intenso e ricco di caffeina, con sentori di cioccolato.
- Liberica: Forte e affumicato, con note di legno e frutti rossi.
- Excelsa: Dolce e fruttato, con sfumature di fragola e prugna.
- Blend: Miscele personalizzate per sapori unici.
- Decaffeinato: Con meno caffeina, ma gusto autentico.
Modi di consumare il caffè
Caffè alla turca
Il caffè turco, una delle più antiche preparazioni, è ricco di storia e tradizioni. Preparato in un cevze, un bricco di rame, è servito in tazze eleganti. La sua ritualità è legata alla cultura ottomana e include la caffeomanzia, l'arte di leggere i fondi di caffè. In Turchia, il caffè è simbolo di ospitalità e cerimonie, come i matrimoni tradizionali.
Caffè americano
Il caffè americano nacque in Italia nel dopoguerra, quando i soldati statunitensi chiedevano di diluire l'espresso con acqua calda. Pur meno denso dell'espresso, l'americano è oggi apprezzato anche in Italia. Tuttavia, va distinta la versione preparata con espresso da quella realizzata con macchine a filtro, tipica delle case americane.
Caffè espresso
L'espresso è un simbolo italiano, ottenuto con macchine che estraggono il caffè a 9 atmosfere di pressione. Deve avere crema lucida e compatta, un gusto intenso e rotondo. Una tostatura adeguata è essenziale per esaltare le sue caratteristiche.
Cappuccino
Un cappuccino perfetto richiede proporzioni precise: 2/3 di latte schiumato e 1/3 di espresso. La crema di latte deve essere densa, e la bevanda può essere decorata con cacao o cannella. Sebbene le macchine professionali ne garantiscano la qualità, è possibile replicare il risultato anche a casa.